Posts written by Itachifan

view post Posted: 1/5/2011, 13:45 Tod einer Liebe - Rupe dei re
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Principe Learco

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In quel momento si rese davvero conto di quanto l'uomo fosse simile ad una bestia qualunque.
Il suo corpo fremeva, la desiderava e man mano che quel gioco perverso andava avanti, più si rendeva conto di non poter reprimere il fiume di emozioni che lo travolgevano.
L'acqua era però nera, sporca... non c'era amore o affetto nel suo agire ma solo un'incontenibile bramosia che faticava a contenere.
Quel corpo candido ed illibato era dannatamente attraente e qualunque maschio avrebbe faticato per rimanere indifferente ma per lui era diverso; sentiva una voce dentro di se, la udiva gemere, urlare di dolore mentre il tutto andava avanti. Poi giunse l'atto finale dell'opera e mentre violava ciò che di più sacro aveva la sua vittima, la udì prorompere in un ultimo disperato grido per poi spegnersi.
... ed un sorriso beffardo si dipinse sul suo viso... aveva vinto.
Ora che la parte umana era stata definitivamente sconfitta si sentiva meglio; continuava a chiedersi come avesse fatto per tanti anni a farsi dominare da lei che lo aveva reso un uomo debole, pronto ad aiutare il prossimo e ad innamorarsi di una ninfa qualunque .... la stessa che aveva appena disonorato.
Era fiero di ciò che era diventato; era un uomo forte, un sovrano forte che avrebbe guidato il suo regno verso un'epoca nuova di prosperità e potere. Finalmente riusciva a capire ed apprezzare il punto di vista di suo fratello Usul... non era affatto sbagliato anzi era quello più giusto per un sovrano. Il regnante è l'incarnazione della forza e la violenza è l'unico modo per far rispettare il suo volere.
Eppure odiava anche la passività, in quel caso fin troppa. Se la vittima non reagiva, non tentava di opporsi all'inevitabile, lui non si sentiva pienamente appagato.
Per questo forse lo schiaffo che ricevette fu quasi un sollievo.
Si massaggiò la guancia colpita e sfoggiò il suo più radiante sorriso: aveva raggiunto l'obbiettivo sperato ed ora riusciva a scorgere odio negli occhi di colei che gli era di fronte.
Quello era un gran successo..... anche lei si era arresa all'evidenza dei fatti....
Uno dei due soldati si avvicinò a lui:
"Sire, questo era nella tasca della camicia della ragazza"
Notò la faccia schifata mentre con ribrezzo gli consegnava quel pezzo di carta dall'aria apparentemente innocente.... forse non aveva gradito i suoi metodi di perquisizione....
Learco lesse in fretta e quando i suoi occhi tornarono ad incrociare quelli della ninfa, il suo sguado era serio:
"Chi sarebbe questo Leonard?" chiese.
view post Posted: 22/4/2011, 23:28 Tod einer Liebe - Rupe dei re
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Principe Learco

Per tutta la durata della perquisizione la giovane si era chiusa in un rigoroso silenzio e neppure ora che il suo bene più prezioso stava per essere violato, sembrava aver intenzione di opporsi.
Leggeva nei suoi occhi tristezza, risentimento, rabbia ma c'era qualcos'altro, qualcosa che lui non riusciva a cogliere ma che il vecchio Learco avrebbe saputo immediatamente decifrare.
Era di fronte a lei e la stava fissando; non che guardasse qualcosa in particolare ma amava vedere l'agitazione altrui, i muscoli contratti delle sue vittime prima della fine.
Con lentezza quasi snervante estrasse la sua spada dal fodero, indietreggiò e posizionò la punta dell'arma al di sotto del reggiseno della ninfa, proprio nell'attaccatura tra i due seni. Non gli restava altro che fare una leggera pressione verso dietro perchè l'indumento si strappasse cadendo a terra senza rumore.
Learco guardò soddisfatto il segno rosso sulla pelle della ragazza, là dove la spada aveva tagliato; era superficiale e neppure sanguinava ma doveva essere più doloroso di qualsiasi altra ferita.
Ed ora che il sopra era libero non restava che procedere con il sotto.
Piegò le ginocchia posizionando le mani sui fianchi di lei ed afferrando le estremità delle mutandine di pizzo:
"Vedete" esclamò rivolto ai solati" qua c'è un elastico ma basta tirare un pò ...."
Allargò e lascio andare varie volte le estremità tanto per mostrar bene il movimento ai due che guardavano attoniti, quasi indignati da tanta crudeltà.
"Ma basta tirare un pò più forte....." stavolta allargo ampliamente l'elastico tanto che si lacerò ed il piccolo indumento, senza più nulla a sorreggerlo, non potè far altro che ricadere lentamente lungo le gambe della ninfa per poi scivolare a terra.
"Visto?! " continuò radioso il principe "ora procedete"
Per qualche attimo i due si guardarono con aria interrogativa ma ben presto compresero cosa dovevano fare.
Chiesero alla ragazza ormai nuda di mettersi a quattro zampe e si inginocchiarono anch'essi per guardare all'interno del suo ano nel caso celasse qualche indizio di colpevolezza.
Anche in questo caso il principe, notando l'incapacità dei suoi uomini, volle intervenire occopandosi personalmente di tener ben aperti i glutei della giovane in modo che i soldati potessero guardare bene all'interno.
Non le importava di farle male.... la perquisizione era la priorità.
"Ora alzati" Ordino Learco. C'era un ultimo posto da controllare....
Senza alcun preavviso, il principe allungò la mano destra andando ad infilarla nella intimità della ragazza.....
Attraverso la boscaglia castana per poi raggiungere la vagina ed iniziare una lunga ed accurata esplorazione.
La percorse avanti indietro varie volte come se tutto ciò gli desse un immenso piacere.
Poi ritirò bruscamente la mano tornando a fissare i suoi uomini che stavano controllando i vestiti a terra:
"Trovato niente?" chiese mentre succhiava con piacere l'indice della mano destra.....
view post Posted: 22/4/2011, 19:03 Delicates evil ladies - Terre di Levante
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Cercare di fermare Griffis era un caso perso ed infatti i suoi compagni non insistettero poi molto:
-Quell'idiota.... spero lo ammazzino- commentò Raul scocciato. Per ora lui e gli altri sarebbero rimasti a distanza lasciando che Griffis si divertisse in un duello 2 contro 2.
Quest'ultimo si era lanciato alla'attacco senza avere in mente nessun tipo di strategia: finchè non conosceva la reale forza dell'avversario, non poteva preoccuparsi di come combatterlo. Se si fosse scervellato per elaborare una linea d'azione e poi il nemico si fosse rivelato un debole, avrebbe sprecato tempo ed energie inutilmente.
In effetti il suo ragionamento non faceva una piega.
Poi improvvisamente percepì una specie di bagliore verde e si sentì vuoto, come se le sue budella fossero state tirate fuori dal suo intestino, intrecciate tra loro e rimesse dentro a fiocco regalo.
"Cazz..... d-d-devo agire in fretta...." blaterò avvicinando le mani e compiendo i segni necessari per spezzare la maledizione:
Para Maledizione
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Utilizzatore: all
Descrizione: Questa utilissima tecnica permette di deviare il bersaglio di una maledizione.
L'esecutore concentrando tutte le proprie energie può evitare di essere colpito da una males
dizione (anche molto potente) cambiando il bersaglio della stessa.
Può far si per esmpio che la maledizione colpisca un albero o un animale che si trova nei paraggi in modo tale che la maledizione risulti del tutto inutile nei suoi confronti.
Parametri: forza > 80
Tipo: incantesimo
Consumo: Critico

Immediatamente il dolore cessò, il fiocco regalo venne scomposto e le budella tornarono al loro posto.
Griffis sospirò.... anche quella volta l'aveva scampata..... per fortuna quella che l'aveva colpito era una maledizione famosa per la sua atrocità ed ogni buon combattente sapeva come fermarla.
"Ci sai fare amico" esclamò rivolto all'avversario che era a pochi centimetri da lui "Che ne dici se continuiamo a giocare... stavolta tocca a me...."
Congiunse le mani preparandosi a sferrare un attacco ma delle urla lo fermarono:
"Razza di cretino, pazzo e rincitrullito" gridò Riza che aveva riconosciuto le posizione e quindi intuito le intenzioni del compagno "Se usi quella tecnica distruggerai mezza foresta e Usul ci ha detto niente danni, ricordi?!"
Griffis sospirò deluso di non poter usare la sua tecnica preferita ma si riprese subito attivandone un'altra, meno potente ma comunque interessante:
Taglio del vento
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Utilizzatore: Guerriero
Descrizione: Si tratta di un attacco molto difficile da eseguire. Sfrutta le energie in collisione sprigionate dalle energie spirituali dei due combattenti, che se colpite nel punto dove queste si scontrano, permettono di rilasciare un colpo potentissimo. L'arma emana un'onda di energia bluastra che può colpire fino a 10 metri di distanza e che ha effetti devastanti sul bersaglio.
Se egli infatti viene colpito subisce ustioni di grado medio-alto e probabilmente non potrà combattere per parecchio tempo.
Parametri forza > 45
Tipo: Arte spirituale
Consumo: elevato


Era ancora lì, immobile sulla soglia di una stanza ormai vuota, fissava il vuoto riempiendolo di film mentali, immagini, visioni che avevano per protagonista sempre lei.
Sentì dei forti rumori provenire dall'esterno e si affacciò alla finestra per capire di cosa si trattasse.
Era piuttosto lontano eppure riusciva a scorgere nitidamente 2 uomini che in groppa alle loro creature si davano battaglia.
Insieme ad uno dei 2, seduta su quella che doveva essere una chimera c'era.... il suo cuore perse un battito.
Urlare sarebbe stato inutile.... la distanza era troppa e nessuno lo avrebbe mai udito ma fortunatamente uno dei membri della squadra Omega sembrava essersi accorto di lui e si dirigeva verso la casa.
"Posso aiutarla sire?" chiese Mycle avvicinandosi il più possibile alla finestra.
"Soldato" rispose Usul con occhi scintillanti "portami in cielo"
Salì sul davanzale per poi saltare in groppo al grifone posizionandosi alle spalle di Mycle.
Un colpo d'ali e salirono in alto.

CITAZIONE
Nome PG:Griffis
Razza:elfo
Abilità:
-mimesi
-visione notturna
Grado: nera
Energia: 850
Salute:80
Danni:/
Stato d’animo: ?
Equipaggiamento: ??

Parametri PG:
Forza: 400
Velocità: 400
Resistenza: 400
Precisione:400

view post Posted: 21/4/2011, 19:12 Tod einer Liebe - Rupe dei re
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Principe Learco

Stupore, incredulità.... questo era ciò che il principe riusciva a scorgere e man mano che i minuti scorrevano inesorabili, queste emozioni erano sempre più evidenti sul volto della ninfa.
Learco ne era entusiasta; il suo nuovo io adorava vederle insinuarsi nel volto delle sue vittime specialmente se queste erano delicate ed innocenti come colei che aveva di fronte.
L'idea della perquisizione l'aveva evidentemente scossa e inizialmente aveva tentato di ribellarsi:
-Signore, perché lo fate?
Sapete benissimo che non oserei mai voltarvi le spalle!-
ma ben presto si era arresa al suo volere come era giusto che ogni suo suddito facesse.
I due soldati iniziarono a sbottonarle la camicetta con aria rassegnata; tenevano gli occhi bassi, non osavano guardarla in faccia. Negli ultimi giorni, le perquisizioni erano state una triste routine quotidiana eppure mai fino ad allora erano stati costretti a spogliare una donna senza oltretutto indizi che giustificassero quel gesto.
Sapevano che ciò che stavano facendo era ingiusto ma non potevano ribellarsi; nella ninfa rivedevano le loro mogli, le loro sorelle, le loro figlie ed il solo pensiero che proprio una di loro sarebbe potuta essere un giorno sottoposta ad un simile trattamento li faceva ribolline di rabbia.
Il più giovane invitò gentilmente la ragazza a togliersi le calzature mentre l'altro cercava di sbottonare la sua camicietta rosa senza troppo successo. Le sue grosse e rugose mani non erano adatte a quel genere di lavoro ed anzi rischiavano di rovinare l'abito:
"Senta" sussurrò alla giovane "se preferisce, può farlo da sola ....cioè....."
allontanò le mani dal vestito e con la destra inizio a grattarsi la testa inquieto.
I vestiti si accumulavano a terra ed ormai la ninfa era rimasta solo in completo intimo.
I due uomini si voltarono in direzione del principe che assisteva alla scena soddisfatto:
- " Signore.....? " azzardò uno dei due ed in quella parola era racchiusa una disperata richiesta di porre fine a quel gioco perverso.
- "Cosa vuoi?" rispose tranquillamente Learco. L'uomo si voltò a guardare di nuovo la giovane per poi tornare a fissare il sovrano che compreso il problema esclamò:
- "Bhè che c'è?, non hai mai spogliato una femmina?"
I due non si mossero.
-"siete davvero patetici" continuò mentre il suo tono sembrava sempre più divertito "se davvero un paio di mutandine ed un reggiseno vi fanno così tanto paura allora dovrò mostrarvi io come ci si comporta....."
Spinse indietro la sedia e si alzò in piedi dirigendosi a passo sicuro verso la ninfa.

view post Posted: 17/4/2011, 23:14 Tod einer Liebe - Rupe dei re
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Principe Learco

Stupore, incredulità.... questo era ciò che il principe riusciva a scorgere sul viso della ragazza e seppur ciò fosse la reazione più normale dopo parole come le sue, si compiacque nel vederle sul volto di lei.
-Il generale Vailcross...un traditore? blaterò evidentemente sconvolta.
Learco si tirò su mettendosi seduto composto sulla poltrona e appoggiò i gomiti sulla scrivania unendo le mani davanti a se:
"Non capisci, vero?" parlò come se farlo gli costasse molta fatica, come se dovesse spiegare una cosa fin troppo scontata a una bambina ancora troppo immatura per capire "quell'uomo ha sempre complottato alle mie spalle; durante tutti gli anni in cui è stato al comando ha fatto rammollire il mio esercito, ha viziato i soldati con permessi e d esoneri, ha abolito qualsiasi forma di punizione corporale e...." si fermò pentendosi di ciò che stava dicendo. Lui era il principe e non doveva dare a nessuno spiegazioni del suo operato.
"E comunque" si riprese subito "lui è solo il primo; ben presto mi sbarazzerò anche degli altri suoi amichetti che in questi anni hanno complottato alle mie spalle"
Il suo tono era serio, non stava affatto scherzando.
-Ma perdonatemi, principe... - riprese la ragazza-Per quale motivo sono stata convocata? ...la lettera che avevo ricevuto era stata firmata dal generale in persona...-
"Una lettera dici?" spostò indietro la sedia estraendo dal cassetto della scrivania una mazzo di fogli e ricercandone distrattamente uno che contenesse il nome della ninfa. Dopo pochi secondi si stanco di cercare, gettò i fogli in aria ed attese che anche l'ultimo di essi ricadesse sul pavimento prima di proseguire il discorso:
"Qualunque fosse la ragione per cui sei stata convocata, ora non ha più importanza" la sua voce era neutra, priva di qualunque emozione, come se stesse recitando le battute di un copione imparato da tempo: "...certo, se tu facessi parte del suo gruppetto di sovversivi la cosa cambierebbe...."
Ora i suoi occhi erano puntati su di lei pronti a carpire qualsiasi piccola reazione, qualsiaisi cosa che l'avrebbe potuta far tradire:
"Credo proprio che si dovrà procedere ad un'accurata perquisizione... guardie!"
Suonò con forza la campanella di bronzo che si trovava sulla scrivania ed in pochi secondi 2 energumeni fecero la loro comparsa nella stanza.
Bastò un'occhiata del principe per fargli capire quale sarebbe stato il compito di svolgere; si avvicinarono alla ragazza afferrandola ognuno per un braccio ed accingendosi a trascinarla via.
Era l'ennesima volta che quella scena si ripeteva e i due uomini non sembravano affatto contenti del ruolo che gli era stato affidato eppure non potevano che obbedire.
"Prego signorina ci segua...." disse uno dei due invitando la ninfa a seguirlo.
"No, fermi" si intromise Learco "non è necessario che vi spostiate, potete procedere alla perquisizione anche qua"
Appoggiò la testa allo schienale pronto a godersi la scena.
Il suo viso sfoggiava un'espressione soddisfatta.
view post Posted: 16/4/2011, 18:14 Tod einer Liebe - Rupe dei re
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Principe Learco

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Solo ora, ripensando al passato, si rendeva conto di quanto era stato stupido, di quanto le sue scelte l'avevano potuto far apparire debole ma era giunto il tempo di cambiare.
"Se stai cercando il generale o meglio colui che ricopriva questo incarico fino a 45 minuti fa, credo che lo troverai nel pozzo mangia ossa, giù nelle segrete, sempre che le formiche carnivore non abbiano già deciso di cenare..." fece ruotare la poltroncina girevole sulla quale era sdraiato trovandosi faccia a faccia con la sua interlocutrice ma la sua attenzione, piuttosto che su di lei, si concentrò sullo sfarzoso orologio d'oro bianco che teneva sul polso sinistro:
"no, direi proprio che potresti essere ancora in tempo per trovare qualche pezzo di lui ancora integro...... cara Terry"
Pronunciò queste ultime parole con una punta di malignità per poi proseguire il suo discorso in modo tranquillo e rilassato, come se si trattasse di una discussione qualunque tra vecchi amici che si rincontrano dopo molto tempo
"Sai, in verità non desideravo una fine simile per il caro generale" il suo sguardo ora era concentrato sulla limatura delle unghie della sua mano sinistra che muoveva senza sosta facendo tintinnare le dita sulla scrivania "per un traditore come lui desideravo qualcosa di molto peggiore! Avevo anche pensato di darlo in pasto ai leoni dell'arena tanto per festeggiare degnamente il mio prossimo matrimonio però sai come è.... quello ha 1000 conoscenze e sarebbe anche potuto evadere quindi sbarazzarmi subito di lui è stata indubbiamente la soluzione migliore"
Solo al termine del lungo monologo si decise a guardarla in volto con occhi ricolmi di sfida.
Non ne aveva avuto alcuna necessità prima; aveva capito fin da subito che si trattava di lei... all'inizio era stata solo un'intuizione dettata forse dalla troppa fantasia ma poi gli era bastato sentire quel "permesso" per non aver dubbi..... avrebbe riconosciuto quella vocina tra mille.
La squadrò varie volte da capo a piedi soffermandosi su qualunque dettaglio lo incuriosisse e rimanendo perfettamente in silenzio.
Era passato ormai più di un mese dall'ultimo loro incontro ed il principe stava ricercando, quasi morbosamente, in lei qualsiasi differenza dall'ultima volta:
"Sei ingrassata" le fece notare serio.
view post Posted: 13/4/2011, 23:21 Delicates evil ladies - Terre di Levante
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Tutti lo avevano notato.
A nessuno era sfuggito un dettaglio così importante eppure nessuno aveva avuto l'idea o meglio il fegato per farlo notare all'interessato.
"Usul è strano oggi, non l'avevo mai visto scendere in battaglia, l'hai notato anche tu?"
"Bè in effetti....."
"Griffs, Riza smettetela di perdere tempo e datevi da fare" Gridò Raul ai due giovani che sembravano non interessarsi minimamente alla importante missione che dovevano svolgere.
"Ok, ok, non ti scaldare e comunque io resto dell'idea che il principino sia strano" continuò Griffis più divertito che impaurito dal richiamo del compagno.
Per tutta risposta, venne quasi travolto da un vortice di fuoco lanciato dal grifone del più anziano:
"Parla del nostro sovrano con rispetto razza di idiota" lo rimproverò Raul "Se puoi goderti la vita tra donne ed alcol è merito dei suoi soldi!"
Messo di fronte alla cruda realtà, Griffis non tentò neppure di replicare limitandosi a lanciare un'occhiataccia all'altro che rise sotto i baffi vittorioso.
Loro erano i membri della squadra Omega, il potentissimo battaglione al servizio personale del sovrano.
Era però errato definirli "squadra" in quanto i loro litigi erano una triste prassi; odiavano lavorare assieme ed in effetti di norma gli venivano affidate missioni separate.
"Mi chiedo come mai siamo stati riuniti questa volta..." intervenne Mycle. Lui era il più giovane del gruppo, era un tipo tranquillo ed era raro che parlasse ma quando lo faceva, si trattava sempre di osservazioni inteligenti.
"Sono certa che c'è una spiegazione logica" rispose l'unica ragazza del quartetto. Nonostante i suoi 22 anni (3 più di Mycle) Riza era una persona estremamente matura; aveva sputato sangue pur di poter entrare in quella prestigiosa squadra anche se il suo principale compito ora era quello di porre fine ai continui battibecchi tra Raul e Griffis.
Griffis era il classico piantagnane; ragazzo spregiudicato sempre pronto a fare a pugni e ad abbandonarsi alle gioie della vita "A me non fraga un c**o del perchè siamo qua, l'importante è che ci diamo una mossa!"
"Griffis!!" lo riprese nuovamente Raul sull'orlo di una crisi di nervi. Lui era in più anziano e per questo esercitava una sorta di comando sugli altri. Era forte ed ambizioso e non sopportava atteggiamenti insolenti o irrispettosi.
Loro erano la squadra Omega o almeno una parte.
Volavano in groppa ai loro grifoni ormai da parecchi minuti ma non avevano intercettato presenze ostili.
Delle urla da terra interruppero la loro conversazione; dei soldati li avvertivano di aver intravisto un potenziale nemico nel boschetto ma ovviamente nessuno aveva avuto il coraggio di avvicinarsi.
"Andrò io!!" gridò Griffis lanciandosi verso il luogo che gli avevano indicato.
I richiami degli altri non riuscirono a fermarlo.


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Riza
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Grifis
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Raul
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Mycle
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view post Posted: 13/4/2011, 13:17 Kuromeido- La cameriera nera - Satiramania e Fanfic
il ballo alle porte..... me happy, me curiosa, me vuole anticipazione *supplica*
view post Posted: 7/4/2011, 09:41 Kuromeido- La cameriera nera - Satiramania e Fanfic
Che inizio intrigante e me sa anke il seguito waaaa
me ponzata ed happy!!!
view post Posted: 7/4/2011, 00:00 Delicates evil ladies - Terre di Levante
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Principe Usul

Pian piano riuscì a sincronizzare la sua andatura con quella dell'animale e galoppare gli riuscì molto più facile, quasi naturale.
Avanzava seguendo la scia dei suoi soldati che tuttavia sembravano inquieti; le prime linee, che avevano già raggiunto il fronte, non avevano incontrato alcun tipo di resistenza. Il massacro di uomini, che poco prima lì si era verificato, faceva puzzare l'aria di morte e agitava ancora di più i soldati che non avevano la possibilità di sfogare il dolore per i compagni caduti su qualcuno.
Anche la squadra Omega, che perlustrava i cieli, non riscontrava tracce di nemici e ciò era molto strano; i responsabili dovevano essere fuggiti oppure erano nascosti molto bene nella boscaglia circostante.
La soluzione più ovvia sarebbe stata quella di dare alle fiamme la zona costringendoli ad uscire allo scoperto ma gli ordiini del principe non sembravano voler seguire la prassi:
"Non distruggete nulla, niente fuoco o gas.... perlustrate accuratamente la zona senza causare troppi danni e ricordate che i nostri avversari sono dei vampiri, non dovrete affrontare che loro...." il suo tono si fece meno severo, quasi supplichevole " e.... e se doveste trovare altre creature, tipo ninfe, non osate sfiorarle ad anzi conducetele da me"
L'esempio "ninfe" era ovviamente del tutto ma proprio del tutto casuale tuttavia Usul vide chiaramente perplessità nei volti dei suoi uomini ma finse di non curarsene: "è tutto, andate!!"
In verità dubitava sul fatto che avrebbe ritrovato facilmente la ninfa; se la sua ipotesi era corretta, coloro che l'avevano rapito avevano preso in ostaggio anche lei ed erano scappati....
Si pentì di non averle chiesto di fuggire con lui ma in quel momento non aveva scelta... non sapeva se il suo tentativo di evasione avrebbe avuto successo ed in caso contrario come avrebbe potuto guardarla ancora negli occhi? come avrebbe potuto parlarle di fallimento?
Scacciò questi pensieri dalla testa e seppur conscio che la sua ricostruzione dei fatti presentava numerose falle, decise di impegnarsi nelle ricerche.
L'elmo era opprimente; non solo diminuiva notevolmente la sua visuale ma gli schiacciava la testa.... era insopportabile ed il principe decise ben presto di disfarsene lasciando fluttuare beatamente i suoi capelli al vento.
Mentre l'esercito si dsperdeva, fece un giro nelle vicinanze e senza che se ne rendesse conto, si ritrovò a vagare per la casa della ninfa.
Tutto in quel luogo sapeva di lei ed Usul si inebriò di quel profumo; salì le scale ritrovando ben presto la camera dove aveva alloggiato. C'erano bruciature e squarci ovunque, chiari segni di un incendio da poco domato. La finestra da cui era sceso era ancora aperta e si ritrovò a pensare a quanto quellla stanza vuota e rovinata somigliasse al suo cuore.
Rimase sull'uscio desiderando un nome da chiamare.
Non lo aveva.
Posò tutte le sue armi a terra e poggiò la testa contro l'anda della porta, chiuse gli occhi e sospiro pesantemente.
" ...Mio gelsomino lasciato ad appassire, potrai con la rugiada del mattino sbocciare di nuovo?..."
view post Posted: 2/4/2011, 23:01 Delicates evil ladies - Terre di Levante
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Tsuny cm mai hai preso il controllo del mio esercito senza dirmi nulla?? e perchè avete continuato senza di me??? va bè io mi rintrufolo qua.... odio lasciare le cose in sospeso


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Principe Usul

Si guardò intorno con aria soddisfatta; in poche ore era riuscito a radunare un esercito notevole compresi quattro dei 7 membri della squadra Omega.
Ora aveva tutti gli strumenti utili per realizzare la sua vendetta, per rifarsi dell'affronto subito....
Si guardò di nuovo intorno e stavolta un velo di trisitezza comparve sul suo viso: era solo un umano, un fragile umano ed aveva sempre bisogno dell'aiuto altrui per far compiere la sua volontà. Probabilmente Riza notò il suo improvviso cambiamento ed intervenne: "Qualche problema maestà? la maglia chiodata è troppo stretta?"
"No, tutto a posto" rispose distaccato lui volgendo il suo sguardo verso l'armatura dentro la quale era stato "incartato". Quella volta, per la prima volta forse in vita sua, sarebbe sceso in campo per avere ciò che di più al mondo desiderava, l'avrebbe conquistato con le sue mani e così l'avrebbe sentito davvero suo. Era stato irremovibile su questo punto ma i comandanti, per tutelare al meglio la sua incolumità, l'avevano costretto ad indossare quella scomodissima ed ingombrante armatura con la quale faticava perfino a camminare.
Riza lo fissò ancora per qualche istante per poi tornare dai suoi compagni. Era piuttosto giovane, capelli dorati, pelle curata ed uno sguardo di ghiaccio, pronto a trafiggere chiunque le avesse sbarrato la strada......non per niente era l'unica ragazza della squadra Omega, il ristetto gruppo di uomini adibiti alla sicurezza personale di sua maestà.
Si trattava di uomini dalle grandi abilità scelti personalmente dal principe. Nonostante ad essi fosse attribuito l'incarico di vigliare sulla sua sicurezza, era raro che fossero al suo fianco.... erano spiriti liberi che odiavano la vita di palazzo ma forse il rapimento li aveva fatti riflettere sulla ragione per cui venivano profumatamente pagati.
La squadra di soldati mandata in ricognizione non aveva fatto ritorno ma il principe non si rammaricò per nulla della loro scomparsa "Erano solo deboli pedine della mia scacchiera.... il bello inizia ora".
Ordinò ai soldati di schierarsi di fronte a lui e dopo un breve discorso sill'importanza dell'impresa, diede l'ordine di partire all'attacco.
L'esercito, composto da circa 400 uomini, si mosse cercando di isolare il luogo dell'attacco circondandolo da tutte le direzioni.
In groppa ai loro grifoni, i membri della squadra Omega supervisionavano la situazione dall'alto mentre Usul, sul suo fedele cavallo, seguiva i soldati pronto a giocarsi il tutto per tutto:
"Spero solo che stia bene....."
view post Posted: 27/3/2011, 22:22 Delicates evil ladies - Terre di Levante
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Principe Usul


Tutto stavo procedendo secondo il suo piano anche se neppure lo stesso Usul avrebbe saputo dare con esattezza un significato alla parola "piano".
Certo, riposatevi con comodo, che il sonno vi porti saggi consigli! E se avrete bisogno di qualsiasi cosa, non esitate a chiamarmi. disse la ninfa prima di uscire dalla stanza. Il principe si aspettava un simile comportamento; del resto finora era sempre stata rispettosa ed obbediente nei suoi confronti eppure notò una velatura di rassegnazione, quasi tristezza nel tono che aveva usato .
Sospirò pesantemente guardando il cuscino vuoto accanto al suo dove, in quello stesso momento, ci sarebbe potuta essere quella ragazza pronta a concedersi a lui...
Mosse rapidamente la testa come per voler scacciare quei pensieri e si alzò dal letto avvicinandosi alla finestra e guardando in basso. La sua prima analisi si era rivelata corretta: gettarsi da quell'altezza sarebbe stato rischioso ma per sua fortuna leggermente spostato verso destra rispetto alla finestra c'era un pesco che in quella stagione era in fiore....

Aveva sentito milioni di racconti ed aveva letto tanti libri eppure quando si trovò a dover scendere si rese conto che non era facile come veniva narrato.
Aveva unito tra loro con dei cappi le lenzuola del letto e si stava calando, con non poca difficoltà, dalla finestra.
Era giunto al punto critico; doveva staccare la mani lanciandosi sull'albero e seppure l'altezza non fosse eccessiva, attese qualche attimo prima di trovare la giusta concentrazione per tentare l'impresa. Premette i piedi contro il muro dandosi la spinta e si lasciò andare. Fortunatamente i rami e le foglie attutirono l'impatto che, nonostante qualche escoriazione qua e là, non fu atroce come Usul si aspettava. Scese dall'albero iniziando a correre verso est e ripromettendosi di sostituire i suoi quotidiani esercizi di ginnastica con un bel corso di sopravvivenza una volta tornato al palazzo.
Aveva il fiatone ma non poteva fermarsi....i suoi rapitori potevano benissimo averlo seguito. Dall'alto aveva visto in quella direzione alcune abitazioni.... ed in effetti non ci volle molto prima che arrivasse in un villaggio. Come previsto i suoi soldati pattugliavano la zona alla sua ricerca e Usul, stanco ma soddisfatto, non attese un attimo prima di farsi riconoscere. Ben presto intorno a lui si radunarono parecchi militari;molti, vedendo l'aspetto malridotto del sovrano, si proponevano di aiutarlo, altri stavano già organizzando il suo rientro al castello, altri ancora chiedevano informazioni sulla sua prigionia ma le parole del principe furono spicce e chiare:
"Soldati, fate intervenire immediatamente la squadra Omega.... ci sono delle persone a cui devo farla pagare....."
view post Posted: 23/3/2011, 22:24 Delicates evil ladies - Terre di Levante
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Principe Usul


La gente pensa che esseri ricchi, vivere in una grande casa e avere servitori intorno sia fonte di felicità. In pochi invece sanno quanto ciò sia errato.... l'uomo è un essere avido, non trova soddisfazione da ciò che possiede.... chiede continuamente di più e c'è sempre qualcosa che desidera e sa di non poter avere....
In quel momento Usul aveva solo una pretesa, una unica ma terribilmente allettante: voleva che la ninfa apparisse da quella porta.
Era seduto nel suo modesto trono; chiuse gli occhi cercando di trovare un attimo di pace e di dimenticare l'oltraggio appena subito. In fondo era soddisfatto di come si era comportato eppure era inquieto.... l'idea di essere in quella casa senza alcuna possibilità di far valere i suoi poteri lo irritava. Non aveva ancora ben capito cosa gli era successo.... dicevano di averlo salvato ma da cosa? aveva richiesto l'intervento dell'esercito per cacciare gli intrusi nel suo castello e tali intrusi dicevano di averlo salvato.. quella storia gli puzzava sempre più di rapimento.
Ma se le cose stavano così, come era possibile che la ninfa fosse tanto gentile nei loro confronti? la sola idea che fosse loro complice era inconcepibile..... "probabilmente l'hanno imbrogliata facendole credere qualcosa...."
quegli insulsi esseri si erano macchiati anche del reato di rapimento! gliel'avrebbe fatta pagare molto cara, li avrebbe torturati fino allo stremo ma ora la priorità era trovare un piano di fuga.
Sicuramente i suoi soldati erano nei paraggi e lo stavano cercando quindi, una volta fuori della casa, non avrebbe avuto problemi ad essere individuato.
Passare per l'ingresso al pian terreno era troppo pericoloso e buttarsi dalla finestra della stanza al primo piano non l'avrebbe lasciato illeso..... come poteva fare?
Era ancora intento nei suoi pensieri quando la ninfa entrò nella camera.
Il suo desiderio si era avvverato..... lei le parlava in maniera dolce come se volesse consolarlo e gli porgeva del thè:
Vostra Altezza, non vediate quel loro silenzio come un oltraggio, sono creature che non riconoscono nessuna autorità, non è qualcosa di personale nei vostri confronti. E poi, avete qualcuno che è molto lieto di rendervi omaggio e di avervi qua, mi ferite se dite che la vostra presenza non è gradita!
Era seduta accanto a lui e lo guardava con quegli occhi a cui nessun uomo può resistere. Usul la fissò pentendosi per aver, anche solo per un attimo, pensato che lei fosse loro complice.
Avbrebbe tanto voluto stringerla a se, accarezzarla ma sapeva che la priorità era un'altra: "Capisco" disse abbozzando un sorriso forzato "lasciate pure qua il vassoio, assaggerò il vostro thè più tardi.... ora ho bisogno di riposare".
Si alzò dalla poltrona stendendosi sul letto adiacente. Seppur a malincuore era costretto ad allontanare la ragazza ed una volta solo avrebbe progettato la fuga.
view post Posted: 16/3/2011, 23:01 Delicates evil ladies - Terre di Levante
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Principe Usul


Non si era neppure degnato di guardare in faccia le persone nella stanza.
Era sempre stato considerato diverso dagli altri; lui era un bambino "speciale"; non poteva parlare e tantomeno giocare con i suoi coetanei plebei, non poteva girare in piena libertà in quello che gli era stato definito "il suo futuro regno" e non gli era neppure consentito fare scherzetti agli ospiti dei ricevimenti ai quali era costretto a partecipare.
Ma Usul, a differenza di suo fratello che considerava tali proibizioni come una sorta di punizione, col tempo aveva imparato ad apprezzarne i vantaggi. Essere considerato una sorta di divinità in terra ed essere continuamente lusingato gli faceva piacere e crescendo non potè più farne a meno.
Il rispetto gli era dovuto per il fatto che lui era il principe e gli altri i sudditi, per il fatto che lui era potente e gli altri inutili esseri deboli e sperduti.
La ninfa lo salutò educatamente inchinandosi leggermente ma gli altri ospiti non gli mostrarono alcun segno di omaggio.
Stupore.
Irritazione.
Rabbia.
Odio.
Quegli insulsi esseri si erano rifiutati di riconoscere lui per quello che era e rappresentava, lo avevano snobbato considerandolo alla stregua di un loro pari e ciò infastidì tremendamente il principe.
Erano pochi coloro che avevano assunto un simile atteggiamento nei suoi confronti ed ancora meno quelli che potevano raccontarlo. In casi normali avrebbe immediatamente chiesto l'intervento del suo esercito per punire i "peccatori" ma quella era un'occasione un pò particolare...
Fissò i presenti riconoscendo tra loro la vampira che gli aveva salvato la vita quella notte in cui questo delirio aveva avuto inizio. La guardò con disprezzo quasi come se volesse farla sentire in colpa per il suo comportamento.
"Peccato..... all'inizio mi piaceva" pensò.
Non poteva accettare una simile situazione così prese la sua decisione. Mantenendo un atteggiamento freddo, distaccato e senza far trapelare alcuna emozione si rivolse alla ninfa: "Mi rendo conto con rammarico che la mia presenza non è gradita e per questo sono costretto a rifiutare il vostro cortese invito"
Era ricolmo di rabbia ma sapeva che mostrarsi irritato non poteva che rallegnare gli oltraggiosi.
"Con permsso" disse dando la spalle agli ospiti ed uscendo dal salone per ritornare in camera.
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