I franchi

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"Ariannina"
view post Posted on 27/6/2009, 15:34




I franchi

L’ingresso dei franchi in GALLIA fu favorito dalle popolazioni Cristiano – Romane. I re Merovingi avevano la loro corte nel nord della Francia e di lì governavano sul territorio circostante. I matrimoni misti erano permessi; i latini potevano scegliere la carriera militare e, viceversa, i franchi potevano occuparsi di amministrazione.
Mentre negli altri regni romano – germanici solo i giovani aristocratici latini potevano intraprendere la carriera ecclesiastica.
Nel REGNO FRANCO anche i figli dei nobili franchi entravano nella Chiesa e potevano diventare vescovi.
A causa della politica di mescolanza etnica, l’ aristocrazia franca e latina si erano fuse, e avevano dato vita a un’aristocrazia di tipo nuovo, che sapeva al tempo stesso governare e fare le guerre.
Con il passare del tempo, il loro potere aumentava, perché il numero sempre più grande di contadini e abitanti delle città si rivolgevano a loro, per ottenere giustizia e per ottenere sicurezza.

Il regno dei visigoti spagnoli era stato invaso dagli arabi.
Gli arabi attraversavano i Pirenei e ogni anno compivano delle scorrerie in Gallia.
Certamente la battaglia più celebre fu quella combattuta presso Poitiers, nel centro della Francia, dalle truppe franche comandate in quell’occasione da Carlo Martello.
Quando un nobile giurava fedeltà a un signore, prendeva il nome di gwass, che vuol dire “ fedele “: da questa parola franca è derivato il termine vassallo. Come pegno di fedeltà, il vassallo riceveva un dono, in genere un appezzamento di terra.
Questo dono era però temporaneo, perché doveva essere restituito dopo un certo periodo di tempo.
Da est premevano, inoltre, sassoni e bavari, popolazioni germaniche non cristianizzate, e che perciò erano considerate pagane. I franchi, dunque, erano sempre in guerra. Per questo motivo svilupparono molto la tecnica militare e allestirono eserciti preparati, che non avevano eguali nell’Europa dell’ VIII secolo.
Un regno così importante, da fornire un modello sociale che – nei secoli successivi – si diffuse in tutta l’Europa.
 
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